
Qualche mese fa, a Maggio, per la precisione, pubblicai un articolo in cui vi feci vedere il risultato di una mia sperimentazione, da autodidatta, di un effetto che scoprii su Instagram, realizzato da Rainbow Chima. Si trattava di una sorta di ghiaccia “trasparente” (transparent icing), ottenuta con un ingrediente misterioso, nel senso che nel post non veniva specificato quale fosse e neppure come si potesse ottenere una texture che a me, ricorda i pizzi in organza (clicca qui). Ulteriori ricerche sull’esistenza in rete di tutorial non andarono a buon fine, così come i miei tentativi di comunicare con l’artista per avere, se possibile, alcune “dritte”. Così feci di testa mia e utilizzai il Corn Syrup, inserendolo con una sac a poche su uno strato di ghiaccia, dalla consistenza run out appena steso. Ottenni un risultato che, come si può notare dall’immagine qui sotto, fu totalmente diverso. In un certo senso, si formò una specie di intarsio in quanto il Corn Syrup, asciugandosi insieme alla ghiaccia, “ne corrose” la superficie creando delle scalanature.

Nei mesi che seguirono, pur tralasciando le prove pratiche per mancanza di tempo, non smisi di pensare a cosa avrei potuto utilizzare in sostituzione del Corn Syrup, perchè avevo dedotto che non fosse l’elemento corretto. Inoltre, ulteriori tentativi di contatto con Rainbow Chima non andarono nuovamente a buon fine……così, in una calda giornata d’Agosto, mi venne in mente….. il Piping Gel ! Non avendolo a disposizione, seguendo le svariate ricette presenti in rete, lo preparai con le mie mani ma soprattutto cambiai anche la modalità di applicazione, stendendo prima il Piping Gel e poi la ghiaccia reale comportandomi, in sostanza, come se stessi eseguendo la tecnica del wet on wet. Il risultato ottenuto è quello che vedete nelle foto sottostanti, un risultato che al momento mi ha decisamente soddisfatto.




Il Piping Gel si è indurito, perdendo con il passare delle ore la consistenza appiccicosa.

Per la ricetta del Piping Gel home made, di Yolanda’s cake, clicca qui. Una volta ottenuto il Piping Gel, prelevare la quantità necessaria per la decorazione progettata e aggiungere gradualmente dell’acool puro o vodka, fin tanto che la consistenza non diventi un po’ più morbida, appena fluida . Attenzione a non renderla troppo liquida! La presenza dell’alcool facilita l’indurimento del Piping Gel.
Con la ghiaccia dalla consistenza medio morbida , effettuare il contorno della zona che si intende rendere trasparente. Attendere qualche minuto. Con l’aiuto di un cucchiaino, stendere il Piping Gel, facendo in modo che la superficie sia ricoperta in modo uniforme e applicare la ghiaccia (consistenza run out), seguendo il proprio intento decorativo. Come per la classica tecnica del wet on wet, utilizzare uno scribe tool per ottenere il pattern desiderato.

Lasciare asciugare all’aria senza utilizzare quindi l’essicatore o altre fonti di calore. Per questo motivo, vi consiglio di effettuare questa tecnica solo dopo aver fatto i “classici” riempimenti (run out), asciugatura compresa. I dettagli decorativi di rifinitura (piping) sulla parte trasparente, è preferibile che vengano eseguiti dopo 24 ore.

Spero che questo effetto vi sia piaciuto e soprattutto vi abbia incuriosito come ha incuriosito me. Non avere tutorial a disposizione e neppure una minima indicazione è stato stimolante e al tempo stesso divertente. Riuscire ad ottenere un effetto che desideravo poter saper eseguire, facendo tutto “di testa mia” è stato molto gratificante. Magari un giorno, scoprirò se ingredienti e procedimento corrispondono a quelli utilizzati da Rainbow Chima oppure, capirò di aver ottenuto lo stesso risultato ma con un metodo diverso, come ad esempio accade per l’effetto craquelé. In ogni caso, non mi sento di attribuirmi l’invenzione di nulla perchè non lo troverei corretto nei confronti di Rainbow Chima, di conseguenza non darò alcun nome personale a questa tecnica, così come non utilizzerò il suo, anche perchè, per ora, non ho conferma di averla correttamente applicata. Quello che avete appena letto è quindi, semplicemente, il racconto della mia esperienza che condivido con molto piacere.
Concludo con i doverosi ringraziamenti a: Rainbow Chima per l’inconsapevole stimolazione, Sugarbombe per la decorazione wet on wet del sonaglino.
Tagliabiscotti: scarpina e ciripà Con Azucar y Algodon; sonaglino e pagliaccetto Jillbeesz
Fotografia e post produzione: KM
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