Manca poco al 4 Maggio, data così tanto attesa dall’Italia intera perchè, seppur gradualmente, si dovrebbe tornare alla normalità dopo un lunghissimo periodo di quarantena dovuto alla ormai nota pandemia da Covid 19. Credo che ognuno di noi, si sia già mentalmente creato la lista dei desideri, ovvero delle cose che vorrebbe fare una volta riacquistata la libertà di cui, per cause di forza maggiore ci siamo dovuti privare. E’ una lista che purtroppo, parallelamente, sarà affiancata dall’elenco delle preoccupazioni dovute alle difficoltà che ci ritroveremo ad affrontare sia dal punto di vista sociale che economico, senza tralasciare ovviamente la questione salute, ancora in ballo non solo per il rischio di contagio ma soprattutto per il nostro sistema sanitario che proprio efficiente non è. Quasi due mesi di chiusura forzata di aziende e negozi, nonostante gli aiuti governativi, dimostreranno che #andratuttobene probabilmente, era solo una grande bugia. Non parliamo poi della scuola e di tutte le attività socio-sanitarie caratterizzate da aspetti aggregativi. Come si ritornerà a scuola? Come verranno organizzati i centri diurni per persone con disabilità (in Piemonte, chiusi dal 13 Marzo)? Come si predisporranno le visite dei parenti agli anziani ospiti nelle RSA? Con una discreta connessione e qualche tablet acquistato con una delle tante raccolte fondi, è stata messa una toppa ma ora basta distanze. La didattica a distanza non è Scuola perchè è priva della relazione tra alunno e insegnante. Una video chiamata al disabile è un contentino perchè di riabilitativo, di educativo o di assistenzialistico non ha nulla: al benessere di una persona concorre la relazione umana, tangibile. Quindi, abbiamo bisogno di vicinanza anche se dovremo tenere il famoso metro e più di distanza o indossare la mascherina…ma almeno avremo un contesto da condividere senza uno schermo di un tablet che ci divida.
A proposito di mascherine…..il doverle indossare è la cosa che mi è pesata e mi peserà di meno. Al di là delle varie teorie scientifiche, spesso contraddittorie, che ci hanno accompagnato in questi giorni, trovo che sia corretto indossarla, nonostante in alcuni contesti non sia ancora obbligatorio farlo, anche solo per comunicare il riconoscimento di un problema che tutti ma proprio tutti abbiamo, in questo periodo della nostra vita. In questo modo, tra l’altro, quando invece in determinate occasioni saremo tenuti a farlo, essendo un’abitudine già acquisita non ci costerà fatica. Siccome le regole sono uguali per tutti, anche le mie Cookie Dolls si sono adeguate. D’ora in poi, anche loro indosseranno la mascherina!
Come vi dicevo negli articoli precedenti, in questi due mesi la mia creatività ha vissuto un momento di défaillance per cui non mi ero più cimentata in nuove produzioni. L’aver fatto scorta di preparazioni nel mese di Febbraio, mi ha permesso di non trascurare il blog e di continuare con le pubblicazioni in vista della primavera e della Pasqua. Ora però, mi sono data una svegliata e…..eccomi qua, con un nuovo set di biscotti. Preparatevi perchè mi sono data assai da fare, provando come al solito un grande divertimento. Vedere le mie bambole con la mascherina mi ha rallegrato, nonostante tutto….! Ho deciso infatti, di creare una categoria specifica del blog intitolata appunto LE MASCHERINE, cosicchè rimanga come mia dedica personale a questo periodo storico che stiamo vivendo. C’è chi per “omaggiare” il Coronavirus ha creato un cutter a forma di Covid 19 ma soprattutto, c’è anche chi ne ha già realizzato dei biscotti in ghiaccia reale…ecco, non fa per me. Ognuno è libero di fare ciò che gli pare per carità ma personalmente è proprio una scelta che non farei. E poi diciamolo, va bene non negare cosa stiamo vivendo ma addirittura rappresentare un essere ignobile e anche un bel po’ stronzo, mi pare troppo!
Bando alle ciance, eccovi il set di oggi, tutto dedicato alla necessità di prendersi cura di sè, del proprio corpo. Chi di voi non vede l’ora di poter tornare dall’estetista, in una SPA o anche solo dal parrucchiere? Torneremo a farlo, non si sa come ma lo faremo! Inoltre, abbiamo pure bisogno di riposarci e di farci coccolare da sapienti mani perchè diciamolo, la stanchezza mista a un po’ di depressione accumulate in questo periodo iniziano a farsi sentire e a lasciare tracce indelebili .



L’effetto spugna dell’accappatoio è stato realizzato con wafer paper, sminuzzata finemente in un robot da cucina. Per realizzare le vasche ho utilizzato l’effetto wet on wet trasparente, di cui vi ho parlato qui.



Tagliabiscotti: doll+vasca Nuvem de Acucar; gruccia Make Cookies
Fotografia e post produzione:KM
Bellissimo post
Passa nel mio blog se ti va
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Certamente
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