Pensavate forse che quest’estate avrei rinunciato a preparare un po’ di confetture? Ma certo che no! Come di consueto mi sono quindi affidata al mio amato libro di Christine Felder “Mes confitures”, per realizzare le “classiche”, ovvero quelle che ormai da un po’ di anni non possono mancare nella mia dispensa (cliccare qui, qui, e qui), ma soprattutto per provarne alcune ancora inesplorate. Ecco quindi la ricetta della confettura al Mango e Albicocca.

Ingredienti: 1 Kg netto di albicocche mature ma sode , 1600 gr di zucchero semolato, 1 kg netto di mango, 10 cl di acqua, il succo di due piccoli limoni non trattati
Procedimento: lavare le albicocche sotto l’acqua fresca e togliere il nocciolo. In una terrina, mescolare le albicocche con l’acqua, 800 gr di zucchero e il succo di un limone appena spremuto. Ricoprire con carta da forno e lasciar macerare al fresco per otto ore. Trascorso questo tempo, travasare il contenuto in una pentola dal fondo spesso e portare a ebollizione. Versare nuovamente il composto in una terrina, coprire con carta da forno e riporre nuovamente in frigorifero per l’intera notte.
Pulire il mango e ridurre la polpa a dadini . In una pentola dal fondo spesso, mescolare il mango con i restanti 800 gr di zucchero e il succo di un limone. Portare a ebollizione. Versare il composto in una terrina ricoprire con carta da forno e riporre in frigorifero per una notte intera.
Il giorno successivo, versare il composto di albicocche in un setaccio per dividere lo sciroppo dalla frutta a cui toglierete la pelle. Portare lo sciroppo a ebollizione, togliere la schiuma e proseguire la cottura a fuoco vivo, fin tanto che non raggiungerà la temperatura di 105°C. Aggiungere le albicocche. Riportare a bollore e proseguire la cottura per 5-10 minuti, mescolando delicatamente e avendo cura di eliminare la schiuma. Spegnere e mettere da parte. (A questo punto, a differenza di quanto previsto dal libro, ho scelto di ridurre in purea le albicocche, visto che purtroppo il mango a mia disposizione, un po’ troppo maturo, non si presentava a dadini ma con una consistenza mista, ovvero tra il medio morbido e morbidissimo….. non so se ho reso l’idea….)
In un’altra pentola dal fondo spesso, portare a ebollizione il composto al mango. Continuare la cottura a fuoco vivo per circa 5-10 minuti mescolando continuamente e avendo cura di eliminare la schiuma.
Mescolare le due cotture in un’unica pentola. Riportare a ebollizione. Eliminare eventualmente l’ulteriore schiuma che si potrebbe venire a creare. Per ottenere una consistenza perfetta, la confettura deve raggiungere i 105 °C al caramellometro (termometro da zucchero), cioè alla goccia. Se non si dispone di un caramellometro, versare qualche goccia di marmellata su un piatto freddo e verificarne la consistenza valutando la velocità di scorrimento: se scivola via facilmente, occorre ancora continuare la cottura.
Versare la confettura nei vasetti precedentemente sterilizzati in forno a 110° per 5 minuti. Chiudere i vasi a caldo e capovolgerli per creare il sottovuoto. Quando la confettura si è raffreddata rimetterli in piedi, etichettarli e conservarli in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce.

Avete fatto tutto ciò? Bene. Ora non vi resta che provare piacere.

Fotografia e post produzione: KM
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