Nella mia collezione di biscotti natalizi, ci sono ancora tre set che devo mostrarvi. Lo so, sono in ritardo….del resto, ogni anno è così! Vi garantisco però che seguire tutto da sola, non è una passeggiata! La parte dedicata alla pubblicazione richiede del tempo, se si vogliono ottenere risultati decenti, seguendola personalmente spesso la devo lasciare in secondo piano proprio perchè la fase della preparazione dei biscotti ha il sopravvento.
Il primo è questo.

Come potete vedere, sono 6 lampadine: si parte da quella normale per poi “lampadinizzare” cinque altri soggetti: l’albero di Natale, l’Elfo, Babbo Natale, il Pupazzo di Neve e la Renna. Non sono carini? Ho adorato questo set di tagliabiscotti non appena l’ho visto su Amazon. L’autrice è Janka, una mia vecchia conoscenza, se così si può dire, perchè è la stessa che disegna la maggior parte dei cutters prodotti da Kreatif Cookie Cutters. Su Amazon li trovate con il nome Keniao e udite udite, sono in acciaio! Eh sì, diciamolo: per quanto io continui ad acquistare i cutters in plastica, i migliori rimarranno sempre quelli in acciaio o in rame.
Date un’occhiata su Amazon, ne troverete una buona scelta!




Per quanto riguarda il tipo di decorazione, mi sono imposta di essere il più essenziale possibile, ovvero di non “caricare” eccessivamente i biscotti di dettagli. Perchè questo? Per esercitarmi ad essere un po’ più pragmatica e meno poetica. Anche se io non posso fare altrettanto perchè nonostante l’esperienza di quasi 8 anni, non posso trasformarla in un’attività lavorativa, sto cercando di imparare dalle nuove leve che, da un annetto, si sono affacciate in questo mondo.
Le nuove generazioni di cookiers italiane, da quanto vedo attraverso i social (Instagram soprattutto), sembrano dare un taglio diverso a questo tipo di arte. Se da Evelin Milanesi in giù (voglio ricordarvi che nell’ambito della decorazione con ghiaccia reale su biscotto, Evelindecora è la Maestra per eccellenza) la finalità principale della decorazione era mettere in evidenza le proprie capacità tecniche ma soprattutto il racconto di un messaggio profondo, denso di valori, attraverso i propri biscotti, ora dopo una decina d’anni (mamma mia come tutto corre veloce anche in questo ambito), si osserva che l’obiettivo principale sia il business, tanto da vedere delle micro imprese alimentare domestiche basate su un’attività legata esclusivamente alla produzione di biscotti decorati con la ghiaccia reale. Ho usato il verbo vedere non a caso. Mi sto infatti riferendo a ciò che vedo su Instagram: da un lato le nuove generazioni di cookiers che si muovono con dimestichezza tra post, reel e stories, magari affidate a qualche IG coach, dopo aver decorato migliaia di biscotti in poco tempo e dall’altro, noi cookie boomers (se non dovesse esistere, è ufficiale: ho inventato un nuovo termine, pertanto ne farò un hastag…..!….ahahaha) che arranchiamo per cercare di stare al passo di un algoritmo che, sinceramente, inizia già a starmi sui maroni!
Infatti, per noi boomers, soprattutto in questi ultimi due anni, Instagram ha iniziato ad essere di nostro interesse, perchè prima utilizzavamo soprattutto Facebook, sia con il Profilo che con la Pagina. A forza di sentirsi dire che Facebook è roba da vecchi, cookiers o meno, siamo migrati tutti su Instagram dove abbiamo trovato un sacco di stimoli anche divertenti ma, forse, non alla nostra portata: il mio bel faccione, in una Story, non credo lo vedrete mai, così come in una diretta. E dei reels vogliamo parlarne? “Più ne fai, più migliora il tuo profilo” -invocano più o meno così i vari Instagram coach….e allora tutti a fare reels……il reel mi interessa maggiormente perchè più legato al mondo della fotografia/cinematografia però anche qui, come boomer, riesco ad adattarmi fino a un certo punto perchè di apparire in prima persona, proprio non se ne parla. Non resta quindi che puntare sui tutorial relativi alla decorazione: ci provo ma che fatica! Come caspita fanno le nuove generazioni a fare tutto? Hanno una famiglia da crescere, decorano migliaia di biscotti rifornendo l’Italia dal Nord a Sud -,isole comprese-e fanno post, storie e reel praticamente tutti i giorni. Ma come caspita fate? Chapeaux, davvero!
A questa domanda, forse, in parte posso rispondermi da sola. La differenza tra “noi” e “voi” sta nella strategia commerciale che vi porta, giustamente, a ridurre i tempi della decorazione. Come si possono ridurre questi tempi, di cui tanto parlo durante i corsi? E’ semplice: basta non rispettarli omettendo quindi certi passaggi importanti (almeno per me) ma soprattutto basta ridurre al minimo la decorazione del biscotto: solo riempimenti con ghiaccia fluida e uno o due dettagli con la consistenza medio-morbida. Stop. Non si aggiunge altro. Signore e Signori ecco a voi la Decorazione in Serie! Uuuuh….che dolore! Il concetto di decorazione in serie per i biscotti decorati con la ghiaccia reale per me è sempre stato fonte di incazzatura perchè è inconcepibile se uso due mani, la testa ma soprattutto il cuore, anche se dovessi realizzare 100 biscotti identici. Eppure, a quanto pare, sbagliamo noi, della ormai vecchia generazione, infatti non siamo neanche più il loro riferimento artistico. Non ho mai letto nei loro post qualche tag o parola spesa per i pilastri della ghiaccia reale italiani anzi, non solo non si ispirano alle opere consultate su Internet ma neppure hanno mai frequentato un corso di formazione. La loro ispirazione principale arriva proprio dalle cookiers americane, maestre dell’essenzialità per necessità: negli States, dove la cookie art è una tradizione, è normale decorare grandi quantitativi di biscotti quindi, inevitabilmente, come dicevo prima, non ci si può perdere in tanti tecnicismi.
Una cosuccia però ve la voglio dire: attenzione a non “buttare giù” il lavoro in modo esagerato. Va bene l’essenzialità (avete ragione voi, la rindondanza di certi stili -compreso il mio- è controproducente, è da vecchi) però:
- i riempimenti con la ghiaccia fluida devono essere “perfetti”, senza avvallamenti
- la migliore essenzialità è quella che si ottiene dopo aver conosciuto più elementi possibili. Essenzialità è togliere con consapevolezza
Concludo infine, augurandovi il meglio per il vostro business ma se potete, non dimenticatevi mai di cercare la magia nei vostri biscotti. A noi cookie boomers auguro invece di saper trovare spunto da questo nuovo modo di porsi nei confronti della royal icing cookie art e allo stesso tempo di saper accettare di non esserne capaci.




Buon S. Stefano a tutti e Buon Onomastico a chi porta questo nome!
Fotografia e post produzione: KM
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