Una volta ottenuta la ghiaccia reale di base (la “madre”), procedere appena possibile con la colorazione, non giorni dopo, insomma. Se così fosse, rimontare la ghiaccia nella planetaria per qualche minuto, per rimediare al processo di separazione tra acqua e zucchero ormai iniziato.
Dividere la ghiaccia madre in varie ciotole con chiusura ermetica: in mancanza di queste, sigillerete con due fogli di pellicola trasparente (uno a contatto con la massa e uno con i bordi). In entrambi i casi, l’obiettivo è quello di incamerare meno aria possibile.
Per colorare la ghiaccia è importante utilizzare coloranti idrosolubili siano essi in pasta, in gel o in polvere. In commercio esistono svariate marche di coloranti di qualità: io amo usare i prodotti SUGARFLAIR e FRACTAL COLORS. Sono coloranti alimentari molto concentrati quindi dosare la quantità con prudenza, infatti con il passare del tempo, vedrete che la tonalità iniziale sarà più intensa. . E’ importante fare in modo che si amalgamino alla ghiaccia uniformemente, mescolando accuratamente con un cucchiaio o meglio ancora, con una spatola.
Ogni brand, mette a disposizione molte tonalità di colori però, conoscendo le regole delle combinazioni tra di essi, sarà sufficiente limitarsi ad avere quelli essenziali oltre al bianco e al nero. Possederne varie tonalità, ha il vantaggio però di far risparmiare un po’ di tempo. Vi consiglio comunque di non farvi mancare il marrone scuro (Dark Brown-Sugarflair), che associato ad altri colori, consente di ottenere tonalità smorzate, pastello, eleganti…(in sostanza, quelle che ritrovate spesso nei miei biscotti –rosa cipria-grigio perla-beige-azzurro polvere…..). La ghiaccia reale si può anche colorare in modo naturale come ad esempio con l’estratto di vaniglia (a seconda della quantità utilizzata otterrete varie sfumature dell’avorio, oltre a un effetto vintage, dato dalla pigmentazione dei semi di vaniglia) o con il cacao in polvere (l’importante è che abbia una bassissima percentuale di materia grassa). Anche questi due ingredienti, è importante che siano incorporati alla ghiaccia madre.
Una volta terminata la colorazione, sarebbe opportuno far riposare la ghiaccia per circa 2 ore al fine di consentire al colore di agire e quindi di modificare la propria tonalità. Con il rosso e il nero, due ore non sono sufficienti: l’ideale sarebbe utilizzarli addirittura due giorni prima rispetto a quando deciderete di iniziare a decorare. Potete accelerare un po’ i tempi, inserendo maggiore quantità di colore ma attenzione a non esagerare: il rosso e il nero rendono amaro il gusto della ghiaccia. Un modo per ovviare a tutto ciò, è quello di usare il rosso e il nero su una ghiaccia madre resa marrone grazie alla polvere di cacao.
La ghiaccia reale si può anche dipingere partendo da una base bianca (run-out) completamente asciutta. Si tratta di una vera e propria pittura fatta con i coloranti in polvere o gel diluiti con alcune gocce di alcool puro.
Le basi di ghiaccia completamente asciutta (run-out), si possono anche colorare con i pennarelli alimentari. Io uso quelli a doppia punta di Rainbowdust. Con i coloranti in polvere asciutti, si possono invece fare delle sfumature utilizzando un pennello a punta tonda.

Non ho alcuna sponsorizzazione ma ho scelto di fotografare i Fractal Colors perchè in questo momento sono i coloranti che amo di più. Recentemente la ditta ungherese ha prodotto una serie di colori nelle nuance specifiche per il colore della pelle: sono favolosi! Naturalmente, non li uso solo per quello! Infatti, per le mie cookie dolls, il color PEACH del medesimo marchio, è sempre stato perfetto!
Sperando di esservi stata utile, vi do appuntamento al prossimo argomento teorico che riguarderà le attrezzature. L’ultimo capitolo estivo dedicato alla teoria, tratterà invece il difficile tema delle consistenze della ghiaccia!
Fotografia, video e post produzione:KM