
Sette minuti è il tempo che fa la differenza in questo nuovo metodo (almeno per me) che ho da poco scoperto, per preparare le meringhe! Se vi piace la pasticceria anglosassone e del Nord Europa non potete non consultare il blog della norvegese Manuela Kjeilen “Passion for baking”. L’autrice racconta di aver conosciuto questo procedimento grazie a un suo viaggio in Inghilterra: in sostanza, si tratta di far scaldare lo zucchero semolato in forno a 200°C per appunto, 7 minuti. In questo modo, si otterranno delle meringhe molto morbide all’interno, quasi appiccicose. Considerato che a me le meringhe piacciono belle asciutte e croccanti anche all’interno, inizialmente ero un po’ indecisa se provarle o meno…ma poi, come al solito, la curiosità ha preso il sopravvento. Provare per provare, ho anche deciso di variare il gusto aggiungendo la polvere di liquirizia, sempre partendo da un’indicazione della stessa Manuela. Adoro la liquirizia e le meringhe, come ben si sarà capito….quindi non più avuto alcun dubbio!

Ingredienti: 100 gr di albume a temperatura ambiente, 200gr di zucchero semolato, qualche goccia di succo di limone, 1-2 cucchiaini di polvere di liquirizia, 1-2 gocce di colorante rosso in gel (facoltativo)
Procedimento: scaldare il forno a 200°C. Nel frattempo, pulire bene ciotola e frusta della planetaria con dell’aceto bianco o del limone, per togliere eventuali tracce di grasso. Inserire gli albumi nella planetaria con le gocce di limone. In una teglia ricoperta con carta da forno, versare lo zucchero allargandolo bene. Inserire nel forno e programmare il timer a 7 minuti. Da quel momento, parallelamente, azionare la planetaria a bassa velocità, quando gli albumi iniziano a schiumare passare a una velocità media. Quando mancano 30 secondi alla fine del passaggio in forno dello zucchero, passare a velocità alta. Trascorsi i 7 minuti, togliere lo zucchero dal forno e abbassare la temperatura a 85°C. Aiutandovi con un dosatore (1 teaspoon), versare a pioggia lo zucchero, attendendo che si sia incorporato bene prima di passare al successivo (fate questi passaggi, con la dovuta calma se volete ottenere un buon risultato). Terminata questa fase, aggiungete 1 cucchiaino di polvere di liquirizia e il colorante senza smettere di montare il composto. La meringa è pronta quando capovolgendo la frusta si formerà il classico bec d’oiseau. Con una sac à poche munita di punta Wilton 1B, formare delle rose su una teglia ricoperta con carta da forno. Spolverizzare le meringhe con altra liquirizia. Con il forno in modalità ventilata, cuocere per almeno 2 ore. Spegnere il forno. Lasciar riposare le meringhe all’interno con lo sportello aperto, per una notte intera.
AGGIORNAMENTO: diminuire i tempi di cottura: 50 minuti potrebbero anche essere sufficienti. Una volta cotte, togliere immediatamente le meringhe dal forno e lasciar raffreddare su una griglia!


Il risultato mi ha lasciato senza parole. Le meringhe dopo la cottura hanno mantenuto una forma perfetta, risultando leggere e delicate. Al primo morso, l’apoteosi: dopo un’iniziale croccantezza appena accennata, si apprezza immediatamente l’intensa morbidezza. Questa meringhe si sciolgono in bocca nel vero senso della parola, lasciando poi il retrogusto amarognolo della liquirizia. Non credo di dover aggiungere altro se non il consiglio spasmodico di provare a farle al più presto!
In merito al procedimento, vi consiglio di valutare bene se tenere la temperatura del forno a 200°C: regolatevi in base alla profonda e intima conoscenza che avete di “lui”. Nel mio caso, ad esempio è troppo, infatti l’ho tenuto a 180°, perchè lo zucchero non si deve caramellare.

Nelle foto: piattino e cucchiaino in ceramica “Porcellana Bianca”, centrotavola vintage appartenuto alla mia nonna, sedia vintage della vecchia osteria di mio padre, restaurata da me con la chalk paint “Vintage paint”.
Fotografia e post produzione:KM
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