Quando un’amica rasta passeggiando nelle campagne di Dronero, ti procura dei fiori di sambuco, sei felice perché così puoi finalmente ricavarne lo sciroppo che ti servirà per preparare una torta che si dovrebbe idealmente ispirare a quella tanto famosa di cui vi ho parlato proprio qui. Il fiore di sambuco fiorisce a fondovalle da metà maggio e dev’essere raccolto nei luoghi non troppo esposti all’inquinamento stradale: le piante si trovano maggiormente ai margini dei campi o lungo i corsi d’acqua.
Ecco quindi, come si prepara lo sciroppo di sambuco. E’ vero che si trova in commercio, però prepararselo in casa, si sa, è tutta un’altra storia! La ricetta l’ho ricavata facendo un sunto tra le numerose trovate sul web e pur non avendo metri di paragone (non avevo mai assaggiato questo sciroppo in vita mia), devo dire che posso ritenermi soddisfatta, perché il gusto mi è proprio piaciuto. Oltretutto, ho scoperto che oltre ad essere utilizzabile come bagna per le torte, è anche un ottimo dissetante oltre ad avere proprietà diuretiche e disintossicanti.
Ingredienti: 10 fiori di sambuco, 4 limoni, 2 litri d’acqua, 3 Kg di zucchero, 20 gr di acido citrico (reperibile in farmacia)
Procedimento: in una pentola dal fondo spesso, portare acqua e zucchero a 120°. Lasciare raffreddare. Travasare il tutto in un grande recipiente di vetro. Aggiungere i fiori e i limoni tagliati a fette. lasciare in infusione per 48 ore.
Trascorso questo tempo, togliere i limoni e con l’aiuto di un setaccio, filtrare il succo strizzando i fiori macerati. Utilizzando una garza di cotone o un setaccio a maglie fini, filtrare ulteriormente lo sciroppo, aggiungere l’acido citrico e imbottigliare. Conservare in frigorifero.
Fotografia e post produzione: KM
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