La Primavera stenta ad arrivare. In un sabato pomeriggio uggioso, non resta che rintanarsi in cucina per preparare qualche dolcino in compagnia della mia adorata signorina, in attesa del thé delle cinque. Una merenda insieme….fatta con le dovute modalità: un lusso, insomma….visto che purtroppo i ritmi frenetici della settimana non ce lo permettono! Riusciremo a coinvolgere Carlo, il mio teen-ager preferito? Sembra una domanda sciocca ma quando hai a che fare con un tredicenne scalpitante, anche la merenda è un’occasione buona per discutere….(l’adolescenza incombe, meno incerta della primavera!)
Ecco quindi una ricetta facile facile….per un tradizionale mignardise della pasticceria italiana: gli Amaretti di Pellegrino Artusi.
Ingredienti: 300 gr. di zucchero a velo, 200 gr. di farina di mandorle, 2 albumi (circa 50 gr), 2-3 cucchiaini di aroma di mandorla amara
Procedimento: scaldare il forno a 180°. In un recipiente, mescolare le mandorle, l’aroma e la metà degli albumi. Poi, alternandoli, aggiungere gradualmente i restanti albumi e lo zucchero a velo fino ad ottenere un impasto omogeneo, compatto ma umido. Con le mani leggermente inumidite, formare delle palline della grandezza di una noce, cospargerle di zucchero a velo. Riporle distanziate su una placca ricoperta con carta da forno. Cuocere per 20 minuti circa. All’uscita dal forno, gli amaretti saranno ancora un po’ morbidi. Lasciarli raffreddare su una griglia e poi cospargerli di zucchero a velo. Se riposti in una scatola di latta, si conservano per due settimane. Una volta divenuti più secchi, potranno essere utilizzati per la preparazione di altri dolci.
Il soggetto del biscottone decorato con ghiaccia reale, è tratto da un’illustrazione di Céline Bonnaud, in arte Les Loulous de Guibo (www.lesloulousdeguibo.com), dalla quale ho ottenuto l’autorizzazione alla pubblicazione.
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