Le bambine di San Frediano

Eccomi nuovamente in queste pagine, dopo alcune settimane di assenza dall’ultima pubblicazione. Mi sono presa una piccola pausa perchè in quest’ultimo periodo, non sono riuscita a ritagliare uno spazio dignitoso per questo mio “luogo” rassicurante e piacevole ma ovviamente, non ho alcuna intenzione di trascurarlo o peggio ancora, di abbandonarlo: di conseguenza, non ho affatto smesso di decorare biscotti nè di pensare a futuri nuovi piccoli progetti. Ho scelto inoltre di essere presente sui social il minimo indispensabile ovvero per quel tanto che mi consenta di provare piacere nel condividere ciò che faccio e di far conoscere questo blog.

E’ arrivata l’estate e come ogni anno, si presenta puntuale la domanda che purtroppo per me è ancora fonte di ansia: dove porterò in vacanza i miei figli? Lo so che non dovrebbe essere così ma da quando mi sono separata dal loro padre, programmare le vacanze è diventata una difficoltà perchè avverto sempre la paura di non saperlo fare per bene ma soprattutto avverto il peso di dover gestire tutto da sola. Devo dire che anno dopo anno sto acquistando maggiore fiducia in me stessa, per cui da insormontabile, questa fatica si è trasformata in superabile anche grazie al fatto che da cinque anni, le nostre vacanze in realtà si sono poi realizzate splendidamente. Ho sempre fatto in modo che Carlo e Agata non avvertissero le mie insicurezze perchè volevo che rimanesse loro solo il ricordo della bellezza di quanto avrebbero visto e vissuto. Credo proprio di esserci riuscita, perchè ogni tanto adorano ripercorrere il racconto ogni singola vacanza. L’aspetto che mi colpisce favorevolmente è che in ogni luogo visitato ci ritornerebbero nuovamente. I miei ragazzi hanno anche capito ed accettato che il tipo di vacanza che preferisco organizzare non è fatta di mare, spiaggia e ombrelloni ma di città. Per me, la vacanza è questo: conoscere le città, viverle culturalmente, percorrerle in lungo e in largo, assaggiare cibo tipico, incontrare la gente del posto, ascoltare suoni e vedere Bellezza, tanta Bellezza. La cosiddetta “vita da mare” invece non fa per me….a questo quindi, ci pensa il loro padre! Per fortuna!

La scorsa estate, viaggiando in treno, abbiamo visitato Firenze e Roma. Bellissime entrambe. Per me non era la prima volta ma per i ragazzi, si. Ad ogni modo, mi è scattato una sorta di innamoramento per Firenze che a distanza di anni, ho visto con occhi nuovi. Siccome proprio per le mie ansie prenoto sempre all’ultimo (non riuscirò mai a prenotare una vacanza a Gennaio come giustamente, fanno in molti), mi sono ritrovata a scegliere la sistemazione alberghiera nel quartiere di San Frediano. Soggiornare in quel quartiere è vivere la Firenze “ancora in mano ai fiorentini”, come ci disse Raimondo il titolare del Bed&Breakfast Sun Frediano Suites Florence e in effetti è stato proprio così! Quindi se volete vivere la Firenze meno affollata da orde di turisti, non potete non conoscere i i vari quartieri storici della città situati Oltrarno. Per non parlare poi dei locali tipici, dove gustarsi le specialità fiorentine. In particolar modo, vi segnalo la pasticceria Buonamici, tra l’altro convenzionata con il B&B per la colazione, la Prosciutteria, il Panificio S. Forno e Come Dio Comanda, tre locali tipici in cui consumare colazioni o pranzi “veloci” a base di panini, crostoni e focacce.

In questo storico quartiere è ambientato il romanzo di Vasco Pratolini “Le ragazze di San Frediano” che mi ha ispirato nella creazione di queste tre cookie dolls. Lasciando Firenze con la promessa che ci saremmo sicuramente ritornati per assaporare l’atmosfera di quel rione, mi ripromisi di tradurre in biscotto tutte le emozioni provate, aggiungendo la mia interpretazione personale al racconto, semplicemente rubandone il titolo.

Ecco quindi che le ragazze sono ancora bambine e sono tre anzichè cinque….

Il mio racconto però non finisce qui…..le bambine diverranno ragazze “belle, gentili, audaci, sfrontate; è nel volto, nelle parole e nei gesti delle quali la castità medesima acquista il significato di un misterioso ed irresistibile adescamento….”, nel frattempo, io continuo a desiderarti caro San Frediano!

La sagoma della bambolina è ricavata dal prototipo di un cutter da me disegnato e che probabilmente rimarrà tale……

Fotografia e post produzione :KM

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