Il titolo di questo post è riferito ad uno degli spettacoli teatrali a cui sono più legata. Credo di non avervi ancora raccontato la mia passata esperienza come truccatrice in una compagnia teatrale amatoriale di Boves, in provincia di Cuneo, Il Teatro degli Episodi, in cui per un buon numero di anni, fino al primo anno di vita di Carlo, il mio primo figlio, ho avuto modo di assaporare la magia del teatro. Sovente, è proprio da lì, che nascono molte delle mie ispirazioni per definire il tema dei soggetti che scelgo di rappresentare con i miei biscotti o anche solo, come in questo caso, per scegliere un titolo. Mi è bastato realizzare dei giochi di linee circolari e vorticose con la tecnica del wet on wet (bagnato su bagnato), per avere un immediato richiamo a quello spettacolo, anche se i contenuti delle due rappresentazioni, non hanno di per sè, nulla in comune. Nella piece, scritta e diretta da Elide Giordanengo, si voleva rendere omaggio a Fabrizio De Andrè e all’album “Non al denaro, non all’amore, né al cielo”, notoriamente ispirato all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters: le parole “in un vortice di polvere” sono infatti contenute nel brano “Il suonatore Jones”.

Il set di biscotti che vedete nelle fotografie, è stato invece realizzato con il solo scopo di partecipare alla bimensile Practice Bakes Perfect Challenge n.31 di Cookie Connection, la Community americana fondata da Julia M. Usher. L’obiettivo della sfida era quello di realizzare almeno cinque biscotti con la tecnica del wet on wet, ovvero dell’effetto “bagnato su bagnato”, che si ottiene creando delle decorazioni con più colori di ghiaccia reale dalla consistenza fluida, su una base appunto, “bagnata”. Tecnica di per sè apparentemente facile dal punto di vista grafico pittorico ma in realtà, abbastanza insidiosa, in quanto occorre saper individuare le giuste consistenze delle due ghiacce e creare il disegno con rapidità, affinchè non si creino dei dislivelli tra i due colori. Applicare questa tecnica in un ambiente umido può essere determinante per ottenere un buon risultato, proprio perchè i tempi di asciugatura della ghiaccia sono rallentati. Non sto a dilungarmi troppo perchè sullo stesso sito Cookie Connection, troverete tutte le indicazioni necessarie fornite da Manuela Pezzopane (aka Manu), in un tutorial della scorsa estate e da Christine Donnelly (aka Bakerloo Station), proprio in occasione dell’apertura della sfida.

Visto l’imminente sopraggiungere del periodo natalizio, ho scelto dei soggetti in tema. Per il tipo di disegno mi sono ispirata allo stile di Sugarbombe, una cookier americana che utilizza sempre la tecnica del wet on wet per decorare i propri biscotti, privilegiando le sfumature dal bianco al grigio, fino al nero. Ma è corretto dire che mi sono ispirata, oppure ho proprio copiato? Ma che c’è di male a copiare se lo scopo è quello di imparare da altri? Se volete aiutarmi a rispondere a queste domande, date un’occhiata al sito di Sugarbombe cosicché possiate farvi la vostra idea, intanto però una risposta la do io, soprattutto a coloro che (stranamente) copiano da me o la fanno abitualmente con tutti, perchè non hanno fantasia propria a sufficienza: non c’è nulla di male nel copiare da altri se si ha l’onestà di dichiararlo, soprattutto se poi, si utilizzano contesti pubblici per far conoscere le proprie opere, quali ovviamente i social network. Citare la fonte di ispirazione è doveroso oltre che essere un vero gesto di gentilezza. In alcune situazioni, soprattutto quando si prende l’ispirazione da soggetti per cui l’autore detiene le royalties, occorre addirittura essere autorizzati alla pubblicazione.


E qui casca l’asino! Nonostante io cerchi di fare il possibile per essere coerente con ciò che ho scritto, nel momento in cui ho pubblicato su Cookie Connection la foto con questi biscotti, mi sono banalmente scordata di indicare il link della mia fonte di “ispirazione”, per cui sono stata giustamente redarguita dall’organizzatrice della challenge e dalla stessa Julia M Usher. Spero che chi legga, capisca la mia buona fede nel fare questo errore: chi mi conosce anche in questi contesti virtuali, dovrebbe ricordare quanto i credits da parte mia, non manchino mai! Il mio set non è stato escluso dalla competizione ma, forse, è proprio per questo motivo che non è rientrato nella classifica finale. Ci tengo a precisare che non ho chiesto chiarimenti in merito, per cui potrebbe anche essere che l’esclusione sia dovuta esclusivamente a motivi di ordine tecnico: del resto, erano presenti dei lavori di gran lunga migliori dei miei (per consultare l’esito della challenge, cliccare qui)!

La partecipazione a una challenge va presa con il giusto peso e cioè con la leggerezza necessaria per continuare a divertirsi, non dimentichiamoci che stiamo pur sempre parlando di biscotti decorati e non di aspetti di vitale importanza, però con questa esperienza, che condivido, spero di aver interiorizzato definitivamente il concetto che mi permetto di consigliare a chi sta leggendo: quando pubblicate sui social immagini o testi a cui vi siete ispirati e che quindi non vi appartengono, non dimenticate mai di indicare la fonte originaria e l’eventuale autorizzazione ottenuta dall’autore stesso. Con questa prassi, tutti “gli attori” non possono che averne un vantaggio: l’umiltà di dichiarare i propri “limiti” creativi riconoscendo le capacità altrui non può che suscitare ammirazione da parte del “pubblico”. Se potete quindi, fatelo sempre, anche se in Italia, la normativa in merito non viene applicata in modo fiscale, soprattutto se si tratta di….cake design!
Non posso non concludere questo articolo con i ringraziamenti di vero cuore a:
- Elide Giordanengo per avermi concesso l’autorizzazione a utilizzare il titolo di un suo spettacolo teatrale;
- a tutti gli attori, musicisti e tecnici della Compagnia “Il Teatro degli Episodi” , nonchè cari amici, che nel 2003 misero in scena lo spettacolo “In un vortice di polvere” scritto, diretto e interpretato da Elide Giordanengo, ovvero: Caterina Ciravegna, Germano Giordanengo, Mara Ghibaudo, Manuela Caula, Alberto Summa, Riccardo Pittavino, Giovanni Gandino, Silvio Ceriani, Alberto Vaccarisi, Luca Panicciari, Paolo Margaria, Cecilia Baudino, Erio Giordanengo e Osvaldo Montalbano;
- a Sugarbombe per avermi inconsapevolmente ispirata e quindi indotta a copiare la sua incredibile padronanza nell’utilizzo della tecnica wet on wet.
Tagliabiscotti: Albero di Natale Con Azucar y Algodon; Gnomo De Koekenbakker; ornamento Cutterspepe
Fotografia e post produzione:KM